Premessa: questa storia non deve farvi alterare la percezione della realtà dal mondo dei casinò. Come è noto i casinò hanno un edge matematico sul giocatore nel lungo periodo e non è possibile sovvertirlo. C'è però lo 0,1% dei giocatori che frequentano le sale da gioco che sono detti "advantage players" che usano strategie legali (ma borderline per i casinò) che consente loro di mettere in pratica l' "advantage play" e sovvertire matematicamente il destino del gioco nel long term.
E' successo, ad esempio, a Don Jonhnson, un giocatore high roller di blackjack che vinse in una settimana 15 milioni di dollari in tre casinò di Atlantic City. Botta di fortuna? Anche... in realtà il giocatore aveva concordato delle regole ai tavoli con i casinò che gli permetteva di avere un edge matematico sul banco. Un evento raro.
Ma la regina tra gli "advantage players" è Cheung Yin “Kelly” Sun, meglio conosciuta nell'ambiente come "Baccarat Machine" o "The Baccarat Queen" che è anche il titolo del prossimo film che sarà prodotto da Jeffrey Sharp della Sharp Independent Pictures. La pellicola si ispira ad un'intervista di Michael Kaplan che nel 2017 fece nella lussuosa casa di Las Vegas (invasa da borse, scarpe e vestiti griffati all'ultima moda) alla regina del baccarat.
L'attico è stato pagato, mattone su mattone, con i soldi vinti al mini baccarat da Cheung Sun usando la tecnica controversa dell'edge sorting (che sfrutta un impercettibile difetto delle carte da gioco di un nota marca).
Cheung Sun è famosa con Phil Ivey per le controverse sessioni di gioco al Casinò Borgata di Atlantic City ed al Crockfords di Londra. Alla fine i due sono finiti in tribunale per rivendicare le vincite non pagate nella sala inglese, mentre negli States sono stati condannati a restituire il malloppo. Si parla di vincite (solo in questi due casi) superiori a 20 milioni di dollari.
Ma è solo la punta dell'iceberg. I due soci gamblers ne hanno combinate di tutti i colori in giro per il mondo, vincendo parecchi milioni di dollari, come la stessa Cheung Yin “Kelly” Sun racconta a Michael Kaplan per Cigar Aficionado.
Kelly ha un conto in sospeso personale con MGM, dopo che la nota catena di Las Vegas l'aveva costretta alla detenzione in un carcere statunitense per diverse settimane per non aver pagato un debito da $94.000 che aveva garantito per un amico gamblers che però l'aveva ingannata (si tratta però del periodo pre-edge sorting).
Kelly è sempre stata una gamblers high roller finanziata dal ricchissimo padre industriale cinese (che ai tempi di Mao era finito nei campi di prigionia ai lavori forzati prima del riscattato personale).
Quando ha conosciuto Phil Ivey ha fatto il deciso salto di qualità ed ha iniziato a dare fastidio alle case da gioco di tutto il mondo con vincite milionarie grazie all'edge sorting.
Dopo aver ripulito nel 2011 i casinò di MGM, Caesars e del Foxwoods nel Connnectiuct, Kelly nel gennaio del 2012 ha conosciuto Phil Ivey al Crown di Melbourne durante l'Aussie Millions grazie ad un amico comune.
Il re del poker la finanziò per 6 milioni di dollari nella sua prima sessione di gioco. Da quel momento hanno imboccato la strada del non ritorno ed hanno ripulito le sale a Montreal, Singapore, Macao e Montecarlo dando vita ai giochi high roller ricchissimi.
Al Crockfords è arrivato nel 2012 il primo incidente di percorso. In una sessione particolarmente fortunata Kelly stava vincendo una fortuna e voleva fermarsi: "qualcuno mi ha fatto capire che era arrivato il momento di andare ma Phil voleva vincere ancora di più... Alla fine abbiamo vinto 11 milioni di dollari" ma il bonifico dal casinò non è mai arrivato...
Semmai arrivò una sentenza del tribunale che condannò l'edge sorting come tecnica usata ai tavoli dalla regina del baccarat.
Dopo l'incidente di Londra i due finiscono nel mirino dei casinò di mezzo mondo ed il Borgata, dopo averli pagati più di 10 milioni di dollari, chiede la restituzione delle vincite. Da quel momento è iniziato l'effetto domino e la festa è finita. Il resto è storia dei giorni d'oggi ma una cosa è certa: la regina del Baccarat e Phil Ivey hanno avuto il tempo di poter crearsi una fortuna.
Al momento sono bannati dai tavoli dei principali casinò di Las Vegas (in particolare MGM, Caesars, Aria e Wynn) ma a Macao c'è ancora qualche pazzo che le assicura l'azione. In Nevada invece solo alcuni casinò hanno deciso di accettare la sua presenza ma con limiti molto bassi (per lei).
Mi raccomando: quando entrate in un casinò non ispiratevi a queste storie, si trattano di rare eccezioni, riguardano persone molto skillate, veri professionisti che da anni si specializzano in tecniche borderline. Giocate solo cifre simboliche per divertimento!