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Arthur Conan firma l’impresa: rimane con una sola chip, ma alla fine vince l’High Roller h5l2q

Arthur Conan si iscrive nel ristretto club degli ‘a chip and a chair’ e si aggiudica il Seminole Hard Rock Poker Showdown da $50.000, per una prima moneta superiore ai 733.000 dollari. È successo lo scorso fine aprile, ma solo di recente Conan ha concesso un’intervista ai colleghi di CardPlayer.

Eccone i aggi salienti.

 

 

Sulla mano che poteva costargli il torneo 6e5c4o

Arthur Conan è arrivato al tavolo finale del suo primo torneo da $50k in carriera, dovendo affrontare giocatori del calibro di Jeremy Ausmus, Sean Winter, Seth Davies e Sam Soverel. Ad un certo punto, a 4 left, Arthur prova un bluff proprio contro Seth.

“Lui rilancia corto da small blind e io chiamo da big con 9 7 , ricorda. “Il flop è Q 10 6 . Lui punta due terzi del piatto e io chiamo. Il turn è un J , che mi porta un progetto di colore backdoor. Lui punta, poco, io rilancio e lui chiama.

Il river è un blank (4 ndr), ma chiude un colore. Lui fa check, io vado quasi all-in tenendomi un buio, lui tanka e mi chiama con doppia coppia (Q 10, ndr)”.

La grande rimonta r2ds

A quel punto, Arthur Conan rimane con una chip da 25.000, che vale giusto un buio. Nella mano successiva, deve investirne la metà, visto che è sullo small blind. Eliminazione scontata? No, una delle rimonte più clamorose di sempre.

Arthur quadruplica lo stack immediatamente, poi lo raddoppia poche mani dopo e nel giro di un amen si ritrova nuovamente con circa 20 big blind.

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“Penso che qualche speranza mi sia tornata quando sono risalito a 10 bui”, spiega. “Perciò dopo due o tre raddoppi, sapevo che potevo ancora vincere. Quando avevo un buio, mi sentivo ormai fuori dai giochi”.

Conan non solo è riuscito a vincere l’High Roller, ma poco dopo si è iscritto al Main Event da $3.500 ed è uscito al 10° posto, aggiungendo altri $111.000 al suo bankroll.

Chi è Arthur Conan? 3s5m1k

24 anni, se, Arthur Conan è un giocatore di poker professionista la cui carriera è cominciata a 18 anni: “Conoscevo già le regole, perché mio padre giocava. Ho iniziato con la mia famiglia, poi mi sono spostato online”.

Il transalpino ha spiegato di aver cominciato la sua carriera giocando i tornei, per poi are per un paio d’anni al cash game e quindi tornare agli MTT, stavolta online. Dopo tante mani giocate sul tavolo virtuale, ecco il aggio al live.

“Un modo di giocare differente, non so se più facile ma sicuramente diverso”, ha spiegato. “Credo che a parità di buy-in sia più semplice giocare live, anche se il gioco è completamente differente”.

Claudio Poggi

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