Vi ricordate di Don Johnson, giocatore high roller di blackjack che nel 2011, riuscì a sbancare non uno, non due, bensì tre casinò di Atlantic City? Bene, a distanza di tre anni il famoso gambler ha svelato come ha fatto a mettere in ginocchio tre delle principali sale da gioco del New Jersey.

Prima, però, un doveroso o indietro per chi non fosse a conoscenza della vicenda. Siamo intorno agli inizi del 2011, quando gira voce che un misterioso giocatore, un whale come vengono chiamati negli USA i player più facoltosi, stia sbancando i tavoli del blackjack di Atlantic City. Più di 4 milioni di dollari al Caesars, altri 5 milioni al Borgata, infine quasi 6 milioni al Tropicana.
Alla fine si scopre che questo giocatore risponde al nome, appunto, di Don Johnson, presidente di una società del Wyoming che utilizza programmi di scommesse computerizzati per le corse dei cavalli. Durante un paio di interviste rilasciate alla stampa locale, Johnson racconta la sua storia ma non svela come ha fatto a compiere un'impresa del genere, limitandosi a un laconico: "Tutta fortuna. Prima o poi sarebbe dovuto capitare a qualcuno, meno male che è capitato a me".
Il mistero è stato svelato un paio di giorni fa, quando Johnson ha rilasciato un'intevista a BloombergTv, durante la quale ha spiegato di aver negoziato alcuni vantaggi che i casinò gli hanno concesso, dato che era conosciuto nell'ambiente per essere un giocatore piuttosto scarso. Dopo aver ottenuto questi vantaggi, però, Don ha assunto un team di matematici esperti che gli hanno insegnato la strategia del blackjack.
Johnson era riuscito a farsi concedere innanzitutto 50.000 dollari di chip gratuite e il 20% di sconto sulle perdite. Inoltre, aveva ottenuto la possibilità di puntare fino a 25.000 dollari su tre mani (75.000 in totale), di raddoppiare su qualsiasi mano di partenza, di fare split fino a quattro volte e che il dealer si fermasse sul soft 17 (un 17 formato da un asso che potrebbe valere sia 1 che 11). Infine, Johnson era riuscito a far accettare alcuni segni non convenzionali per le classiche azioni (chiamare carta, dichiararsi servito, eccetera): in caso di errore del dealer, avrebbe vinto automaticamente la mano.
Ovviamente il video ha fatto ben presto il giro del web, arrivando anche sul forum di TwoPlusTwo, dove alcuni utenti hanno espresso i loro dubbi circa la veridicità delle affermazioni di Johnson, che guarda caso oggi lavora come consulente proprio per alcuni di quegli stessi casinò che aveva 'colpito' così duramente.
In particolare, l'utente 'Kilowatt' ha pubblicato un post in cui spiega di essere un contatore di carte di blackjack da tanti anni, spiegando come sia impossibile che un casinò accetti di concedere i vantaggi di cui sopra a qualsivoglia giocatore, per non parlare del fatto che non appena si accorgono che un giocatore ha sviluppato una strategia vincente, fanno di tutto per impedirgli di attuarla. Che si sia trattata di una semplice ed abile operazione di marketing oppure Don Johnson racconta il vero?