A volte la vita è magnanima, e ti offre una seconda occasione: è quello che sta accadendo ad Annette Obrestad, che un anno dopo è nuovamente in corsa per vincere il Main Event dell’Aussie Millions. Anche lo scorso anno la Obrestad si comportò bene, tanto da essere chip leader quando i giocatori rimasti erano soltanto 21.
Purtroppo per lei, quella volta finì molto male, con il canadese Zack Fellow che chiamò il suo controrilancio all-in con una coppia di cinque contro l’A-10 di Annette, che perso il coinflip rimase con uno stack decimato ed uscì poche mani dopo, appunto in ventunesima posizione. Quella volta la Obrestad si aspettava di poter esser chiamata solo da carte eccellenti, fatto che le brucia ancora: “Si trattò di una chiamata terribile – ricorda – fu veramente frustrante”.
Adesso tuttavia la norvegese sta nuovamente facendo bene nel Main Event dell’Aussie Millions di quest’anno, e spera di non dover fronteggiare nuovamente una situazione analoga: “Voglio far bene in ogni torneo che gioco, non ha importanza quale sia – puntualizza la Obrestad – ma visto che l’anno scorso ero andata così avanti nel torneo, vicina al tavolo finale, adesso voglio scoprire che sensazioni si provano nel raggiungerlo”.
Nonostante essere arrivati per due volte di seguito tanto lontano in un evento così importante non sia cosa da poco, Annette minimizza: “Credo semplicemente che la struttura sia molto buona – si schernisce – e che le cose mi siano andate anche bene”. Sfruttando un gioco particolarmente aggressivo e loose, la norvegese è sempre pronta a trarne i migliori vantaggi: “I miei avversari pensano sempre che non abbia niente in mano, non importa come la giochi: anche quando ho il nuts e ragionevolmente per come sono andate le cose non posso avere che quello, continuano a non credermi”. Il che può anche ritorcersi contro, tuttavia: “A volte diventa noioso, perché mi piacerebbe giocare molti piatti, ma visto che non mi credono mai non devo farlo. In effetti sto cercando di chiudere un po’ il mio gioco in modo da trarne un ulteriore vantaggio”.
Fra l’altro, come abbiamo scoperto Annette ha iniziato a cimentarsi anche nel Pot Limit Omaha con ottimi risultati, come dimostra l’evento preliminare vinto proprio all’Aussie Millions: “Ero molto felice per questo risultato – confessa – ho giocato molto a Pot Limit Omaha online ultimamente, per cui alla luce di questo risultato sento di aver migliorato sensibilmente il mio gioco”.
D’altra parte, per una come lei per sua stessa ammissione il Pot Limit Omaha è forse la disciplina ideale, come dimostra anche l’azione ai tavoli di cash game più arditi: “E’ possibile giocare molti piatti, essere particolarmente aggressivi e si può bluffare molto: c’è sicuramente molta azione e questo mi piace”. Tuttavia, adesso l’Hold’em ha la priorità, almeno per un po’: il tavolo finale dell’Aussie Millions è ormai ad un o, ed Annette Obrestad non sembra proprio intenzionata a lasciarselo sfuggire un’altra volta.