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Confessioni di una Pit Dealer di Las Vegas 535z58

Il croupier è un mestiere affascinante, che a Las Vegas permette di guadagnare molto. Sembrerebbe tutto rose e fiori, ma non tutti sanno quanto possa essere stressante il lavoro dietro al tavolo verde e, ancora peggio, quanto sia complicato e impegnativo il percorso per arrivare a quel tavolo.

Alcuni croupier di Las Vegas, la capitale mondiale del gioco d’azzardo, ci hanno raccontato la loro testimonianza, il loro percorso. Scoprirete aneddoti divertenti e talvolta scioccanti, che vi aiuteranno a comprendere meglio quanto sia delicata questa posizione.

La vita di un croupier può essere durissima. Tutto inizia con la scuola di formazione, che è senz’altro uno dei aggi più impegnativi. Gli studenti trascorrono giornate intere a imparare come si mescola correttamente, come si suddividono le fiches e le basi della distribuzione delle carte, sviluppando la loro abilità manuale. Gli istruttori guardano e correggono, spesso usando il pugno di ferro. Chi riesce a superare questa delicatissima fase può accedere a un provino in classe, necessario a superare con successo il corso.

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Per farlo, gli studenti devono essere in grado di mescolare sei mazzi di carte entro due minuti. In un casinò non sarebbe abbastanza: i croupier hanno a disposizione solo un minuto e dieci secondi.

Attraverso le testimonianze di una croupier che ha lavorato a Las Vegas per due anni, siamo in grado di raccontarvi storie di vita vissuta all’interno di una sala da gioco.

Antoniya Hamberg ci ha raccontato la sua esperienza, vissuta al Binion's Hotel and Gambling Hall. Il suo ruolo era quello chiamato pit dealer: una croupier di blackjack che serve le carte in lingerie. Questo tipo di croupier è molto richiesto a Las Vegas visto il grande numero di uomini che partecipa a feste di addio al celibato. Ecco alcuni estratti di quello che ha raccontato:

Il mio stipendio è il minimo consentito, a cui vanno aggiunte le mance. I croupier normalmente condividono le mance, ottenute da tutti nei vari tavoli e poi distribuite equamente. Dal momento che praticamente non indosso nulla (il completo intimo è la mia uniforme), spesso ho a che fare con persone che si prendono il diritto di fare commenti inappropriati o proposte scioccanti.

E’ un venerdì notte selvaggio; chiunque a Las Vegas ha cominciato a bere, fare festa e giocare d’azzardo. Per la maggior parte delle persone si tratta di un momento per staccare la spina, per me invece è solo un’altra impegnativa notte di lavoro. Arrivo al mio tavolo e aspetto il momento del cambio di turno con la mia collega. Mentre lei si prepara, do uno sguardo al tavolo.

Al primo posto c’è "Lo sconsiderato fumatore di sigaro", sembra che per alcune persone sia indispensabile avere in bocca costantemente un sigaro cubano. Qualcuno deve aver detto loro che a Las Vegas si tratta di uno status symbol, un esempio di virilità. Conoscevo una croupier che fu licenziata in tronco perché si faceva vento per non respirare il fumo.

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Il cliente ha diritto a fumare e una volta mi sono ritrovata con un tavolo pieno di fumatori a cui nulla importava che fossi all'ottavo mese di gravidanza.

Al secondo posto sedeva il classico tipo che noi amiamo chiamare Mr. Nasty. Ogni croupier del mondo ha incontrato questo specifico tipo di giocatore. E’ il classico deficiente che è venuto a Las Vegas con la brillante idea di prendersi tutti i soldi del casinò in una sola mano. E’ il tipo di giocatore che non sa affatto perdere, commenta ogni mano che gioca, non è mai colpa sua. Perde una mano, se la prende con il croupier. La sua birra sta finendo, perché non prendersela con il croupier? Il nuovo payout del tavolo è di 6 a 5, con chi dovrebbe prendersela se non con il croupier? Se non altro, perderà presto tutti i suoi soldi, ma comunque darà la colpa al dealer, senza lasciare nemmeno un dollaro di mancia.

Al terzo posto del tavolo vedo Mr Addio al celibato, accompagnato dalla solita combriccola di amici ubriachi con la voglia di vivere la loro pazza notte di Las Vegas. Per tutti i partecipanti alle feste di addio al celibato, la parola RISPETTO è spesso sconosciuta. Normalmente pensano: “Rispetto per il croupier? Che cosa sarebbe? Sono qui per fare festa e intendo trattare ogni pit dealer come una spogliarellista, perché questa è Las Vegas, baby!” Dovrei sottolineare che non siamo spogliarelliste?

Che tavolo divertente che ho stasera! All’ultimo posto abbiamo Mr Non credo nelle docce. E’ il tipo che non si lava le mani dopo essere andato in bagno. E’ il tipo che ha sempre qualcosa incastrato tra i denti e usa le dita per toglierlo. Le stesse dita che usa per toccare le fiches e le carte. Questo elegante signore, deve essere un ricercatore di oro mancato, perché spesso e volentieri ha le dita nel naso, alla ricerca di chissà quale tesoro. Sembra molto impegnato, ma poi immancabilmente, chiede di tagliare il mazzo, con le stesse dita che stanno nel suo naso. Quello è il mazzo che io, la croupier, dovrò tenere in mano per tutta la notte. Vi ho detto che ci vuole una particolare tempra per fare questo lavoro?

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Finalmente, dopo molte ore, il tavolo è vuoto, ma il mio turno non è ancora finito. Durante questi minuti liberi, cerco di essere positiva, penso ai benefici di questo lavoro: non mi porto mai il lavoro a casa, a volte conosco persone interessanti da ogni parte del mondo e sono parte della loro esperienza unica in una città unica.

Dopo un venerdì così affollato, vado al lavoro il giorno dopo e vedo quanto abbiamo guadagnato con le mance. La maggior parte delle volte, il numero magico che appare, mi regala un enorme sorriso e mi dà la forza per continuare.

Nella stanza delle pause, io e gli altri croupier ci raccontiamo alcune storie divertenti della notte precedente. A volte riesco a vedere una lotta tra due prostitute che lottano per lavorare all'angolo dalla sala da poker. Divertente!

Alla fine della giornata solitamente penso: “Abbiamo avuto qualche problema, abbiamo fatto qualche risata, paghiamo le bollette e facciamo tutto questo con il sorriso sulle labbra.”

Mi sento di dare un piccolo consiglio. Se sei un giocatore, dovresti sapere che è sempre gradito rispettare e dare la mancia a un croupier. Se non sei sicuro su come giocare una mano, chiedi che cosa dovresti fare. Il croupier non ti darà mai un consiglio sbagliato e sarà felice di aiutarti. Se sei un croupier, sorridere ti aiuterà moltissimo, prova a socializzare con i clienti, dal momento che i croupier socievoli e gentili ottengono mance migliori. Dai sempre il massimo e, anche se sarà dura, sarai soddisfatto del tuo lavoro”.

Queste sono alcune storie realmente accadute nei casino della “città del peccato”, ma chissà quante altre se ne potrebbero raccontare. Un mestiere apparentemente semplice e di successo, nasconde diverse insidie, quindi non sottovalutate la figura di un croupier, ricordatevi quante ne ha dovute are per stare dietro quel tavolo e, anche quando un giocatore gli darà 600$ di mancia, saranno meritati!

Vi siete fatti un’idea? Non abbastanza. Vita di un croupier a Las Vegas è una guida interattiva, creata per farvi immedesimare nella vita di un croupier. Contiene aneddoti di vita vissuta, storie bizzarre e talvolta scioccanti, raccolte attraverso le testimonianze di alcuni professionisti di Las Vegas.

A cura di Marco Saccà

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