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Quando i bug della roulette si trasformarono in super vincite per 3 gambler 1u732t

Continua il nostro viaggio tra le storie dei giocatori e delle super vincite ottenute nei casinò europei. Come sempre il consiglio che vi diamo è quello di non imitarli. Sono storie belle, pazzesche, con quel pizzico di romanticismo, ma "Don't try this at home". Oggi vi parliamo di tre super vincite ottenute fra la fine del '800 e la metà '900, grazie a delle imperfezioni delle roulette.

Joseph Jagger,il primo ad individuare i bug delle roulette 3l6c5q

Joseph Jagger era un ingegnere britannico, che per primo si rese conto dei problemi che avevano alcune roulette dell'epoca. Imperfezioni dovute a problemi meccanici e di scarsa manutenzione della roulette stessa (siamo a fine '800). Così un bel giorno, raggiunse il casinò di Montecarlo e segnò per molte ore su un foglio i numeri che uscivano su ogni rulla. Una raccolta dati che prosegui per giorni e alla fine capì che vi erano ben nove numeri che uscivano con una frequenza anormala, rispetto al resto.

Roulette antiche
Una rarissima immagine di fine 800

Messi da parte penne e taccuini, iniziò a giocare alle roulette e dopo quattro giorni aveva già accumulato una cifra così grande, che oggi avrebbe il valore di 6 milioni di dollari. Ovviamente dopo quattro giorni, il direttore del casinò si insospettì e fece cambiare velocemente tutte le roulette presenti. Una mossa che spiazzò Jagger, che perse una parte di quello che aveva vinto, prima di alzare bandiera bianca.

Scelta saggia quella del britannico, che decise immediatamente di godersi la vincita. Lasciò il lavoro, tornò in Inghilterra e con la somma vinta comprò una mega tenuta nella campagna inglese, ritirandosi a vita privata per sempre.

Charles Wells, genio visionario ma con il vizio delle truffe  1m4b5f

Un altro nome molto scomodo per i casinò, fu tale Charles Wells. Fu lui a far stendere il primo drappo nero su un tavolo da gioco in un casinò europeo. Un'usanza voluta da François Blanc, direttore del casinò di Montecarlo, per celebrare il funerale del tavolo quando un giocatore faceva saltare letteralmente il banco. Fino ad allora nessuno però c'era riuscito. Ci pensò Wells a distruggere il tabù.

Roulette antiche bis

In un giorno imprecisato dell'estate del 1891 si recò al casinò di Montecarlo e sfruttando ancora una volta le imperfezioni della roulette (anche se lui diceva a tutti quanti che si trattava di mera fortuna), fece stendere 12 drappi neri in 12 ore di sessioni ai tavoli della roulette. In pratica la media di un drappo nero all'ora. Aveva investito l'equivalente di 4.000 sterline ad inizio giornata e dopo 12 ore aveva in tasca un milione di sterline. Tornò a Montecarlo nel novembre dello stesso anno e nel giro di poche ore vinse un milione di franchi si, centrando fra l'altro 5 volte consecutivamente il numero 5.

Ovvio che anche in questo caso, il casinò guardava si insospettì. Le indagini non portarono a niente di concreto e dunque nessuno ban venne dato nei suoi confronti. Essendo però una persona dedita alle truffe finanziare, Wells vide alcuni colpi andare male. Decise di recuperare la somma persa nelle truffe, giocando nuovamente alla roulette. Non andò bene, visto che perse tutti i soldi che aveva da parte, compresi quelli che doveva investire per altre persone. Morirà senza un soldo in tasca e ormai pazzo, nel 1922 a Parigi.

Richard Jarecky l'uomo che fece impazzire il Casinò di Sanremo 4c3h19

Se nelle due precedenti storie, siamo a fine '800, con l'ultima che vi andiamo a raccontare, ci troviamo esattamente a metà del '900Richard Jarecky era un sudafricano di origini polacche. Era un professore di matematica presso l'università di Heidelberg. Anche lui si rese conto che le roulette dell'epoca avevano delle imperfezioni tecnico/meccaniche e così giunto a Montecarlo, inviò nel casinò dei suoi studenti, perché annotassero tutti i numeri che uscivano ai vari tavoli.

Roulette 5

Una volta visti i dati, capì perfettamente i settori e i numeri che uscivano con una frequenza più alta degli altri ed iniziò a giocare. In poche ore mise assieme quasi 100 mila franchi, prima che la sicurezza del casinò lo invitasse ad allontanarsi. Imperterrito, varco il confine con l'Italia e si presentò al casinò di Sanremo.

Anche qui mandò in avanscoperta i suoi studenti e poi si mise a giocare in base ai dati. 300 milioni di lire vinte, che valsero un ban di due settimane. Ovviamente il "nostro eroe" dopo due settimane si ripresentò al Casinò di Sanremo e salì fino a 600 milioni di lire vinte. Da quel momento in poi il ban divenne perenne per Richard Jarecky.

Claudio Poggi

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