Un casinò underground all'interno di una prigione in Russia, a Rostov, è stato recentemente scoperto dalla principale agenzia di sicurezza del paese: il Federal Security Service.
A darne notizia in un reportage è The Moscow Times, giornale online indipendente in lingua inglese che è stato bandito in Russia dal 2022 e ora ha la sua sede operativa in Olanda, a Amsterdam.
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Il precedente in Nevada 56o6e
Ma non c'è da meravigliarsi, non è la prima volta. Negli USA, è nota la storia (con tanto di prove documentali e fotografie) del carcere del Nevada nel quale le autorità carcerarie accontentirono, negli anni '30, che i detenuti gestissero dei tavoli all'interno della struttura, in particoalre di blackjack e roulette.
L' "esperimento" è durato quasi 30 anni. In poche parole, pur essendo un casinò senza licenza, la polizia carceraria aveva notato che i detenuti fossero più rilassati e meno aggressivi. Essendo i tavoli gestiti da loro stessi, quando si presentava un baro, veniva cacciato senza violenza. Una parte dei proventi del casinò inoltre finivano a tutti i detenuti per mantenere le famiglie, c'era una sorta di solidarietà a sorreggere questo ardito esperimento sociale.
Casinò clandestino in prigione: l'indagine in Russia 1c467
In Russia invece tutto avveniva sotto il naso delle autorità carcerarie, almeno così si presume.
Il Federal Security Service russo ha sequestrato l'attrezzatura adatta per organizzare un vero e proprio casinò clandestino che operava all'interno della prigione di Rostov, in una delle zone – dal punto di vista geopolitico - più calde del pianeta, nella parte meridionale della Russia, a pochi chilometri dal confine con l’Ucraina e dal fronte di guerra.
Durante un'indagine nella prigione, le forze dell'ordine federali hanno scoperto oggetti che sembravano suggerire che fosse stata organizzata una sessione di gioco d’azzardo all'interno dell'istituto penitenziario.
Il Servizio di Sicurezza Federale ha sequestrato fiche da casinò, numerosi mazzi di carte da gioco, un telefono cellulare, schede SIM e altre attrezzature funzionali all’organizzazione di una bisca illegale.
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Chi gestiva il casinò illegale 5j5k38
Gli agenti hanno stabilito che il giro era gestito da un detenuto che facilitava le attività di scommessa illegali e i giochi da casinò. Le vincite venivano apparentemente pagate tramite bonifici bancari due volte al mese, con alcuni vincitori che hanno ricevuto oltre 100.000 rubli (circa 1.100 dollari).
L'uomo che gestiva il casinò underground è stato identificato come un trentenne che stava scontando poco più di quattro anni in prigione federale per furto. Ora deve affrontare ulteriori accuse (la pena prevista è di circa 2 anni) per attività di gioco d'azzardo illegali che potrebbero tenerlo dietro le sbarre per molto più tempo.
Le rivolte nelle carceri russe 414e26
Il Servizio di Sicurezza Federale della Russia sta conducendo operazioni di polizia su vasta scala nelle prigioni del paese dopo due rivolte carcerarie a Rostov e Volgograd, dove i detenuti hanno tentato di prendere il controllo degli impianti. L'indagine delle forze dell'ordine federali mira a determinare quali siano state le cause delle significative falle nella sicurezza interna della prigione.
Il gambling in Russia: la legge sui casinò 543y67
Nel 2009, durante il mandato del presidente russo Dmitry Medvedev (con Vladimir Putin Premier), il gioco d'azzardo è stato bandito ovunque tranne che in quattro aree designate molto periferiche rispetto alle grandi città. Tuttavia, i casinò hanno aperto solo in due delle zone di gioco autorizzate: si tratta della regione di Primorye nel lontano est, a nord di Vladivostok.
L'altra location, che è una location storica è quella del Casinò di Sochi, facilmente raggiungibile da Mosca con circa due ore abbondanti di volo aereo. Il casinò però non è sulle rive del Mar Nero ma rimane nella zona montuosa adiacente dove si sono svolte le gare di sci delle Olimpiadi.
Prima del ban solo a Mosca esistevano più di 100 tra casinò e mini sale che sono state costrette a chiudere.
Perché nessuno ha investito nei casinò in Russia 136m2y
Investire nell’industria dell’azzardo al di fuori della zona di Primorye (nell’estrema parte orientale) in Russia, non ha mai attratto capitali e imprenditori del settore. I pochi investitori che avevano sondato il terreno, si sono ritirati durante la pandemia del COVID-19 e l'invasione russa dell'Ucraina ha scoraggiato ulteriori investimenti.
Il gioco d’azzardo è visto male dal Cremlino perché è sempre stato controllato e gestito dalla mafia russa, nonostante gran parte del paese giochi nelle bische, in un mercato parallelo. Con il crollo dell'Unione Sovietica infatti spuntarono come funghi negli anni '90, in uno dei momenti più difficili di decadenza russa.
Le persone condannate per gioco d'azzardo illecito affrontano pesanti sanzioni finanziarie e pene detentive. The Moscow Times riporta che il detenuto che ha organizzato il giro dei gamblers rischia due anni supplementari da scontare nella prigione di Rostov per aver gestito il casinò all’interno del carcere.
Se in Russia ogni forma di gambling non è permessa (è stato regolamentato solo il betting online) nel nostro paese è possibile giocare in sicurezza nei bonus senza obbligo deposito casinò.
Il sistema carcerario in Russia 4a4f5b
Il sistema carcerario russo è considerato tra i più pericolosi al mondo. Non esiste alcun minima tutela dei diritti umani.
Il report di Security Journal Americas, una media company focalizzata sull'industria della sicurezza globale, ha classificato a maggio le "15 Prigioni Peggiori al Mondo." La Russia ne ha due nella lista - la Prigione del Delfino Nero a Orenburg e la Prigione Butyrka a Mosca.
Butyrka è notoria per il sovraffollamento, le strutture inadeguate e la brutalità tra i detenuti. Il Delfino Nero è considerato anche peggiore per le sue condizioni rigide e dure: quest’ultimo carcere ospita coloro che sono stati condannati per crimini atroci, inclusi serial killer, terroristi, molestatori di bambini, cannibali e stupratori.
Al Delfino Nero, i detenuti sono sottoposti ad abusi fisici e psicologici. Sotto sorveglianza 24 ore su 24, i prigionieri non sono autorizzati a sedersi o riposarsi dal momento del risveglio fino all'ora di andare a letto, circa 16 ore al giorno.
I detenuti “devono convivere con un isolamento estremo, con contatti limitati con il mondo esterno e i compagni di prigione”. La rigida disciplina del carcere include lavori estenuanti e rigide regole imposte dalle guardie. Segnalazioni di violenze, abusi e pressioni psicologiche sui detenuti hanno contribuito alla sua notorietà," ha riassunto il rapporto della Security Journal Americas sul Delfino Nero.