Il talento non è come una distanza o un peso: misurarlo in maniera oggettiva è praticamente impossibile. Quando però ti chiami Doyle Brunson, e sei praticamente il padre fondatore del Texas Hold’em, è chiaro che il tuo parere conta parecchio, quando si tratta di stabilire il giocatore più talentuoso della storia.
Evidentemente annoiato, qualche settimana fa il decano del poker ha ripreso un tweet di Remko Rinkema, datato maggio 2020, in cui il giornalista di PokerNews faceva una top 10 dei giocatori di maggior talento. Una classifica ovviamente personale, sulla quale però Doyle Brunson ha avuto parecchio da ridire.
I migliori secondo Remko Rinkema 3g3t3q
“La mia top 10, altamente scientifica, dei giocatori di poker di maggior talento di sempre. Discutetene!
- Phil Ivey
- Stu Ungar
- Viktor Blom
- Dan Cates
- Phil Galfond
- Ben Sulsky
- Chip Reese
- Daniel Negreanu
- Fedor Holz
- Doyle Brunson”
Rinkema ha messo al primo posto Phil Ivey, seguito da Stu Ungar. Un uno-due sul quale è difficile da obiettare: Ivey negli ultimi 20 anni si è guadagnato la stima e il rispetto praticamente di tutti, mentre Ungar è la classica icona del giocatore talentuoso ma tormentato.
Doyle Brunson non è d’accordo 5p6j64
Lungi da noi criticare o commentare la top 10 di Rinkema, anche perché ci ha pensato Doyle Brunson a cassarla con una certa perentorietà. Ecco il tweet di risposta del Texas Dolly:
Bring the players into Bobby's Room. See how they do with untalented guys like Rast, Siever, Angry, Johnny World, Ray D, Oppie, and any other regulars. #7 should be #1. https://t.co/JM6Bxpi9WR
— Doyle Brunson (@TexDolly) January 17, 2021
“Porta questi giocatori nella Bobby’s Room”, attacca il texano. “Vediamo come si comportano con giocatori privi di talento come Rast, Siever, Angry, Johnny World, Ray D, Oppie e qualsiasi altro regular. E il numero 7 dovrebbe essere al numero 1”.
Dunque secondo Doyle Brunson il giocatore più talentuoso di sempre è Chip Reese, professional poker player scomparso nel 2008 di cui si diceva avesse accumulato vincite per oltre 100 milioni di dollari.
Un’opinione peraltro condivisa da un altro fenomeno contemporaneo, lo stesso Daniel Negreanu, che in occasione del 10° anniversario della morte di Reese parlava così:
10 anni senza Chip Reese, il più forte di tutti i tempi. Negreanu: “Vinceva sempre, era il migliore”
E voi che ne pensate? Siete d’accordo con Brunson e Negreanu?