Canada, provincia di New Brunswick. Alle 2 del mattino del 20 novembre 2015, per Ha Van Nguyen comincia una storia tanto assurda da sembrare la trama perfetta per una nuova stagione di Fargo.
L’uomo, un giocatore di poker, sta guidando, inseguito dalla Royal Canadian Mounted Police, dopo aver evitato un posto di blocco. Preso dal panico, lancia dal finestrino una borsa contenente $10.700. Non proprio un gesto limpido.
Ed è soltanto l’inizio…
Ucci ucci, sento odor di… erba 34j4n
Dopo quasi un anno e mezzo, di quei soldi Van Nguyen non aveva ancora visto un centesimo. L’ufficiale della polizia canadese (quella a cavallo, per intenderci) che ha fermato il pokerista rivelò di aver “sentito odore di marijuana dal furgone”.
Effettivamente Van Nguyen era in possesso di un piccolo quantitativo di erba, motivo per il quale – una volta finito a processo – aveva deciso di liberarsi dei soldi. Peccato per lui che The Mountie (no, non il wrestler degli anni ’90: è il nomignolo delle guardie a cavallo canadese) quel denaro l’avesse recuperato e poi confiscato.
In Canada, infatti, la legge prevede che le autorità possano confiscare qualsiasi bene (soldi inclusi) sospettato di derivare da traffico di stupefacenti o altri reati. Van Nguyen, però, si è difeso affermando che quei soldi li aveva vinti giocando a poker proprio in quella famigerata serata.
Van Nguyen, la racconti giusta? 1m1qf
Ora, che giocando cash o partecipando a un torneo Van Nguyen potesse aver vinto $10.700 in una sera ci sta tutto. Peccato però che l’uomo avesse dei precedenti penali: nel 2006 fu condannato a 6 mesi di carcere per coltivazione di marijuana, e nel 2015 fu accusato del medesimo reato.
Va anche detto che per confermare la confisca del denaro, la Corte decise di fare dei test sulle banconote, per scoprire se ci fossero tracce di droga. Ovviamente furono trovate tracce di marijuana ed eroina.
E tante grazie, direte voi…
Come finisce la storia? 64b3r
A febbraio 2016, il giudice Mary Jane Richards ha ordinato alle Mounties di restituire i soldi all’avvocato di Van Nguyen fino alla fine del processo, di cui però non siamo riusciti a scoprire la conclusione.
Sicuramente continueremo a indagare, non vorremmo… “mandare in fumo” questa storia senza un degno finale!