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Daily Fantasy Sports sul calcio: perchè sono una figata 6l4c5h

Qualche tempo fa mi trovavo a parlare con un amico molto esperto di calcio e di sport, che potrei definire senza esitazioni un "purista". Sul possibile boom dei Daily Fantasy Sports anche in Italia lui mi esprimeva tutti i suoi dubbi, che elaboravano in maniera più completa alcune considerazioni sentite da parte di apionati annoverabili nella categoria dei cosiddetti "romantici".

In sintesi, secondo questo amico l'avvento dei DFS non sarebbe una buona cosa, anche perchè rischierebbe di spogliare ancora di più lo sport del suo fascino originario, del puro godimento dello spettacolo, portando oltretutto nuovi interessi economici intorno al mondo del pallone che già - dalle varie scommessopoli in giù - non hanno dato certo dimostrazione di effetti benefici. Ma è proprio su questo ultimo punto che credo il mio amico - e quella parte di apionati che la pensa in modo simile - abbia preso un abbaglio.

BETTING & EFFETTI COLLATERALI

Abbiamo già toccato con mano come alcune degenerazioni del betting abbiano causato scandali, e purtroppo lo stiano ancora facendo. Fin dai tempi del primo scandalo del "totonero" (1980) si ebbe percezione di quanto i risultati di eventi sportivi fossero sensibili ad alterazioni da parte di gruppi criminali. La legalizzazione del betting ha per molti versi arginato questo fenomeno, ma dopo alcuni anni di assestamento sono riemersi casi di cui abbiamo poi appreso nelle varie inchieste e bubboni giudiziari scoppiati.

Un titolone de "La Stampa" sul primo scandalo scommesse. Era il 24 marzo del 1980
Un titolone de "La Stampa" sul primo scandalo scommesse. Era il 24 marzo del 1980

Oggi il problema delle scommesse truccate è sempre attuale, perchè il mercato mondiale del betting muove grandissime quantità di denaro, e spesso gli interessi economici delle scommesse su una data partita di calcio sono di molto superiori rispetto alla importanza - economica e mediatica - del campionato in oggetto.
Ma la notizia è che, da questo punto di vista, i Daily Fantasy Sports possono costituire un o in avanti inimmaginabile.

DFS, UN O AVANTI

La logica dei DFS è quella di esaltare la performance del singolo, slegandola dall'arbtrarietà del giudizio soggettivo (si pensi ai voti dei quotidiani sportivi) e collegandola a voci statistiche ben precise. E i numeri saranno anche freddi, ma non mentono mai.

Si è detto spesso che il calcio non si presta molto a giochi come i DFS, e questo è vero ma in parte. Rispetto a sport come il Basket o il Baseball, nel calcio la ripetitività dei gesti è molto più blanda e quindi il verdetto della statistica non ha lo stesso valore rigoroso. Ma è vero che gol, tiri in porta, falli subiti, aggi chiave, palle perse, ammonizioni, espulsioni, parate, rigori sbagliati, sono numeri che fotografano la prestazione di un calciatore come meglio non si potrebbe pensare.

DFS "EDUCATIVI"?

In questo senso, i DFS possono avere anche una funzione "educativa" (virgolette d'obbligo) nei confronti dello spettatore, abituandolo a ricercare la qualità nei numeri.

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Basti guardare a giocatori come Saponara ed Insigne, talenti veri ma che finora non avevano goduto della giusta considerazione, in sospeso tra ruoli a volte sacrificati sull'altare delle esigenze tattiche e fisiologiche discontinuità di rendimento.
Le prime giornate di Serie A, assumendo il punto di vista dei DFS, hanno restituito all'occhio del pubblico due giocatori straordinariamente completi, che hanno tutte le caratteristiche per diventare autentici "tesori" di qualsiasi team: gol, assist, caterve di falli subiti e una presenza costante nel vivo del gioco delle rispettive squadre di club, vera pietra angolare che separa un buon giocatore - in ottica DFS - da uno meno buono.

DFS, UN GIOCO "GENETICAMENTE" LEALE

L'esaltazione del singolo e della sua performance ha però un altro possibile beneficio, non immediato ma da non sottovalutare. Anche di fronte a un boom del settore, con il moltiplicarsi dell'offerta e dei montepremi messi in palio dagli operatori DFS sul mercato, questo tipo di competizione non correrebbe alcun rischio di alterazioni fraudolente negli esiti dei match.

Se infatti in ato abbiamo letto di partite "aggiustate" con la complicità di un portiere che decide di non parare, di un difensore che decide di franare addosso a un avversario in area o di un attaccante che sbaglia volutamente un rigore, questo tipo di rischio sarebbe del tutto assente nei DFS. Contando solo la prestazione del singolo, oggettivata da numeri rilevati lungo l'arco di tutta la partita, non ci sarebbe alcun modo di alterare il risultato di un torneo DFS, perchè da un lato non si potrebbe conoscere in anticipo un punteggio da raggiungere/non raggiungere, e dall'altro sarebbe del tutto impossibile indirizzare la propria prestazione sportiva verso un qualche interesse fraudolento.

DAL SINGOLO ALLA SQUADRA

Paradossalmente, infine, proprio questa esaltazione della prestazione del singolo presente nei DFS restituisce in pieno il fascino e la complessità dello sport di squadra. I numeri che il calciatore produce sono espressione di una qualità individuale all'interno di un contesto-squadra (si pensi ai aggi-chiave) e non possono mai debordare rispetto a un equilibrio di fondo che rimane collettivo. Per assurdo, un calciatore potrebbe decidere di tirare 20 volte in porta durante una partita, non ando mai la palla ai compagni, solo per aumentare il suo score nei DFS. Pur riuscendoci, però, è difficile che l'allenatore gli faccia rivedere il campo nuovamente...

Domenico Gioffrè

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"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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