Vai al contenuto

Las Vegas e Atlantic City nel panico: lo spettro si chiama Detroit 6a5pw

Negli Stati Uniti, in ato, gioco d'azzardo faceva rima con Las Vegas ed Atlantic City: i tempi ormai sono cambiati, e così due giganti si sono scoperti con piedi d'argilla che stanno pericolosamente scricchiolando.

Le ragioni della crisi che le ha investite entrambe sono numerose, ma volendo riassumerle in una soltanto potremmo dire che i loro problemi siano riconducibili ad una sola ragione: la concorrenza. Sempre più Stati stanno infatti aprendo le porte ai casinò, ben sapendo che cosa possa significare in termini di indotto, e questo significa che sempre meno statunitensi hanno motivi per sobbarcarsi viaggi interminabili verso quelle che un tempo erano imprescindibili mecche del gioco.

Una tendenza che era nata già alla fine degli anni Ottanta, visto che le riserve indiane avevano avuto il disco verde per aprire casinò imponenti, essendo territori considerati liberi da tutta una serie di restrizioni statali: rientrano in questa cerchia ad esempio colossi come il Seminole Hard Rock casino ed il Mohegan Sun.

Lo scorso anno l'Atlantic Club è stato svenduto per 23.400.000 $: un record in negativo

Nel caso di Atlantic City il colpo è stato ancora più duro, perché uno dei loro "bacini" di riferimento era New York, che tuttavia non soltanto ha aperto le porte ai casinò, ma conta di aprirne anche di nuovi nell'arco dei prossimi anni. Inoltre, a differenza di Las Vegas, Atlantic City non è mai stata vista come la città del peccato, ma più come un luogo dove recarsi per giocare e poi andarsene.

In molti, semplicemente, credono che non ne valga più la pena, e così durante lo scorso anno il New Jersey - lo Stato dove si trova Atlantic City - ha perso il secondo posto in favore della Pennsylvania fra gli Stati con la revenue più importante derivante dal gioco. Per la prima volta in oltre venti anni si è scesi sotto la soglia dei tre miliardi di ricavi, con un calo di oltre il 6% su base annua e del 44% dal 2006 ad oggi.

Una eccezione, il Borgata, un casinò molto attivo anche sul fronte del poker e che è sempre stato molto attento ad innovarsi per incontrare i favori della clientela, finora con successo. Per tutti gli altri, compreso il meraviglioso Revel Casino, inaugurato nel 2012 come un gioiello di design e forte candidato a fare la fine della cattedrale nel deserto soffocata dai debiti.

Ma se Atene piange, Sparta non ride. Uno dei fattori che ha inciso negativamente su Las Vegas è stata la nascita di Macao, che ha disincentivato numerosi giocatori d'oriente dal farsi un volo intercontinentale per andare a ballarsi ai tavoli i loro molti denari. Macao non soltanto è più vicina, ma non fa troppe domande circa la provenienza di quei soldi, un aspetto con cui a Las Vegas hanno cominciato a fare i conti.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Il confronto fra le revenue del Wynn a Las Vegas e Macao è tanto eloquente quanto impietoso

Il risultato si è ripercosso sull'economia intera della città, con una disoccupazione ufficiale attorno al 14% - ma c'è chi giura che la cifra reale possa arrivare addirittura al doppio - ed il valore degli immobili che è letteralmente crollato nel giro di qualche anno. Questo, fra l'altro, significa che molte famiglie si trovano sulle spalle mutui per un valore ben superiore a quello attuale della propria casa.

Questo fa capire meglio perché Sheldon Adelson si sia sempre opposto con ogni mezzo alla legalizzazione del gioco online: una sua ulteriore espansione potrebbe essere l'ultima goccia verso un naufragio che a diversi analisti ricorda quanto accaduto a Detroit.

La città simbolo dell'industria automobilistica statunitense - qui Henry Ford ha costruito alcuni dei suoi modelli più celebri all'inizio del Novecento - negli anni Cinquanta contava quasi due milioni di abitanti, mentre oggi ne supera a stento i 700.000. Le tensioni sociali degli anni Sessanta, la crisi petrolifera del decennio seguente e quindi la spietata concorrenza della produzione estera hanno spinto la cittadina ad una crisi profonda, tanto che lo scorso anno ha dichiarato bancarotta.

Un destino che Atlantic City e Las Vegas pensano e sperano di poter evitare, ma certo il deserto che circonda Sin City non è mai sembrato tanto minaccioso come negli ultimi tempi.

 

Piero 'Pierelfo' Pelosi

Piero 'Pierelfo' Pelosi 6e32j

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI