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Lorenzo "lorenzissimo" Lalicata: la GTO applicata al poker 191p7


Lorenzo "lorenzissimo" Lalicata è uno dei professionisti più rispettati nel panorama del cash game italiano, che potete trovare ai tavoli di NL1000 su PokerStars dietro al nickname di "GySgtHartman".

Come molti altri è partito dal basso nel 2009, conoscendo il gioco grazie ad amici e dedicandosi in primo luogo ai sit&go ed ai tornei, sebbene in seguito sarà proprio nel cash game che troverà il proprio main game, scalando i livelli piuttosto in fretta e quindi piazzandosi stabilmente ai limiti più alti.

Ironicamente, di lui si dice che vinca molto giocando poco: non sappiamo se sia vero o meno, ma nel dubbio abbiamo avuto l'ardire di chiedergli almeno qualcosa al riguardo...

1) In che genere di ioni o vizi ti piace spendere una parte dei tuoi guadagni derivanti dal poker?

"Nonostante la spesa più grossa l'abbia fatta per acquistare un'automobile - BMW serie 3 - spendo molto volentieri quando si tratta di viaggiare o di far visita a dei ristoranti, spesso assieme ad un gruppo di amici e colleghi, con i quali condivido la ione per l'alta cucina e per il buon vino"

2) Che cosa si intende per Game Theory Optimal, e come è possibile applicare la GTO al poker?

"Indica una strategia che ci permette di essere perfettamente bilanciati. Nei giochi a somma zero non cooperativi come il poker, infatti, si possono adottare due tipi di strategie: una bilanciata oppure una cosiddetta exploitativa. 
La prima è difensiva, il cui scopo è non dar modo all'avversario di approfittarsi di noi. In altre parole, ci suggerisce la miglior scelta contro un giocatore, senza tener conto delle sue tendenze. La seconda invece è una strategia che approfitta di determinate caratteristiche del giocatore che abbiamo di fronte.

Quando ad esempio decidiamo di foldare una buona mano al river, perché supponiamo che il range del nostro avversario in quella situazione sia composto soltanto da mani molto forti, o valuebettiamo perché crediamo che chiamerà con molte mani peggiori, stiamo usando strategie exploitative: in entrambi i casi il nostro avversario è sbilanciato, nel primo esempio perché "è sempre vero", nel secondo perché chiama troppo spesso.

Ma cosa succederebbe se il giocatore che punta al river fosse perfettamente bilanciato,  tra mani con cui punta per valore ed altre in bluff? In quel caso, ipotizzando che la nostra mano batta tutti i bluff e perda contro tutte le mani con cui punta per valore, è indifferente per noi decidere se foldare o chiamare. Bisogna notare inoltre che se noi non fossimo perfettamente bilanciati il nostro avversario giocando GTO non starebbe massimizzando le sue vincite.

Per questo, ha senso applicare una strategia GTO contro un avversario evidentemente più forte di noi: adotteremo cioè una strategia difensiva che, pur non permettendoci di exploitare il nostro avversario, gli impedisce di farlo a sua volta con noi

3) In un piatto 3-bettato si dice che una top pair non vada mai foldata, ma è davvero così?

"E' una estremizzazione, quindi inesatta. Il concetto che sta alla base di questa affermazione è che in un piatto 3-bettato si amplia il range con cui ci committiamo - cioè con cui siamo disposti a giocarci l'intero stack - perché il rapporto fra le dimensioni del piatto che stiamo giocando e lo stack che stiamo rischiando è minore, rispetto a quanto non accada in un piatto raisato.

Quindi è vero che in un piatto 3-bettato ci giocheremo lo stack con top pair più spesso di quanto non accada in un raisato (dove accadrà di rado), ma bisogna comunque tener conto di una serie di fattori: di che top pair stiamo parlando, e qual è il suo kicker? Qual è la texture del board, ci sono progetti di scala o colore? E infine, qual'è il range con cui il nostro avversario compie determinate azioni?

Insomma, anche se cambiano i range anche i piatti 3-bettati vanno giocati, e fatalmente ognuno fa storia a sé".

Assopoker Mod.

Assopoker Mod. c726r