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Chris Moneymaker vuole fare causa a PayPal, ecco perché 2d6f12

Chris Moneymaker contro PayPal. No, stavolta non stiamo parlando di una sfida al tavolo da poker, o di una prop bet tra l’ex campione del mondo e un grinder dell’online con un soprannome curioso. Ma di una vera e propria causa legale.

Il motivo? $12.000.

 

 

Chris Moneymaker all’attacco 1e2j49

Il Poker Hall of Famer ha intenzione di lanciare quella che potrebbe diventare una class-action a tutti gli effetti. L’oggetto è la politica anti-gambling che da sempre PayPal ha implementato nel suo servizio.

In un comunicato stampa fatto circolare dal suo avvocato, Eric Benzamochan, Chris Moneymaker ha spiegato nel dettaglio come PayPal abbia congelato il suo e-wallet per 6 mesi. Poi, senza che lo statunitense avesse fatto nulla, il portafoglio elettronico lo avrebbe notificato della confisca dell’intero importo, in accordo alle regole anti-gambling.

Moneymaker ha ammesso tranquillamente che quei $12.000 erano legati a una lega di fantasy football che aveva lui stesso coordinato durante la stagione 2021 della NFL.

“Lascerò ai miei avvocati determinare cosa dice la legge, ma penso che siamo di fronte a un furto e che PayPal sia un bullo dei pagamenti”, ha dichiarato Moneymaker. “Questo non è tanto per i soldi – anche se $12.000 è un sacco di denaro – è più per il principio di rubare i soldi degli altri e nascondersi dietro a migliaia di parole in avvocatese che nessuno legge”.

Le regole di PayPal 356d5k

La storia tra PayPal e i gambler è molto, molto lunga e complicata. Inizialmente, PayPal era una sorta di ramo di eBay, e per diversi anni è stato uno dei metodi di pagamento addirittura più popolari e usati dai giocatori.

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Tutto è cambiato nel 2006, con la promulgazione dell’ormai arcinoto UIGEA (Unlawful Internet Gambling Enforcement Act) e la scelta del governo americano di agire contro i rivali di PayPal, Neteller e Firepay.

Dopo essersi staccato da eBay, PayPal ha implementato una politica decisamente contraria al gambling. Addirittura, inizialmente la compagnia si era rifiutata di processare transazioni legate al gioco legale in New Jersey, Nevada e Delaware.

Chiamata alle armi 4m1f46

 Per quanto le norme di PayPal siano molto chiare (forse inappellabili?), molti giocatori hanno affrontato lo stesso problema di Chris Moneymaker, nel corso degli anni. Nella maggior parte dei casi, però, il denaro alla fine è stato restituito, prima che il conto del “trasgressore” fosse definitivamente bloccato.

La decisione di PayPal di confiscare i fondi del pro americano è legata tra l’altro all’ammontare della cifra nel conto: i $12.000, infatti, eccedono il limite di segnalazione di $10.000 imposto dal FinCEN, cioè il Financial Crimes Reporting Network del governo americano.

Moneymaker non ha ancora ufficialmente fatto causa a PayPal: “Ma qualcuno deve farsi sentire contro questa gente”, ha dichiarato. “Continuerò a usare il mio status e i miei social media per esporre queste pratiche illegali e immorali, e chiedo ad altri di unirmi alla mia causa contro PayPal”.

Claudio Poggi

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