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Doyle Brunson, Amarillo Slim e Sailor Roberts: la storia del trio texano che andò in rovina al Dunes 233zw

Definire Doyle Brunson, Amarillo ‘Slim’ Preston e Brian ‘Sailor’ Roberts gli inventori del Texas Hold’em è probabilmente esagerato, ma è indubbio come il loro contributo alla diffusione di questa variante le abbia permesso di diventare, oggi, la forma di poker più giocata al mondo.

Questi tre magistrali giocatori unirono le loro forze nel 1957 e per 7 anni terrorizzarono letteralmente i tavoli di poker americani, fino a quando il loro sodalizio si interruppe a causa di… ma procediamo con ordine.

 

 

Tutto parte dal Texas 5y6a73

Che il primo campione del mondo di poker sia stato un texano, non deve sorprendere. Johnny Moss, vincitore (per votazione) del primo WSOP Main Event della storia, faceva parte della prolifica scuola di gambler professionisti che si guadagnavano da vivere spostandosi di città in città.

All’epoca, e parliamo degli anni Cinquanta, i giocatori professionisti del Texas raramente giocavano contro. Proprio per questo motivo erano sempre on the road, a caccia di una nuova partita potenzialmente remunerativa e ricca di polli da spennare.

Erano gli anni d’oro delle bische nei retrobottega: trovare una partita in cui giocare, a quei tempi, era veramente facile.

Il “boss gambler” 2b503s

L’importante era conoscere il cosiddetto boss gambler, cioè il giocatore di riferimento della zona. Era lui che poteva indicarti la partita a cui partecipare.

Spesso questi boss gambler si riunivano in organizzazioni che servivano a coprire le proprie attività illeciti (giocare fuori dai casinò era ovviamente proibito), come l’Elks Lodge o il Redman’s Club.

Uno di questi boss di zona si chiamava Martin Cramer: ogni mercoledì e giovedì sera, nella sua casa di Brenham, organizzava una delle partite più succose del Paese.

Road to Campione

I texani uniscono le forze ys59

Fu proprio durante una delle partite di Cramer che Doyle Brunson, Amarillo Slim e Sailor Roberts decisero di unire le risorse e formare un vero e proprio team di giocatori professionisti.

Viaggiando insieme e giocando con lo stesso bankroll, i tre condividevano le vincite e le perdite.

“Dubito che ci saranno tre giocatori di poker con lo stesso talento che avevamo”, ricordava Amarillo Slim in un’intervista di qualche anno fa. “Ciascuno di noi poteva sostituire l’altro, quando uno era stanco o non si sentiva bene. Doyle, Sailor e io abbiamo dedicato la nostra vita a diventare i tre giocatori di poker più forti al mondo.

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La partita che segnò la fine di un’era 4v4e23

Dopo una lunga sessione di gioco, nessuno dei tre texani riusciva a dormire: rimanevano svegli per ore a parlare delle mani che avevano giocato, degli avversari che avevano incontrato e di tutte le strategie che avevano applicato o che avrebbero potuto utilizzare.

Il sodalizio andò avanti, come detto, per circa 7 anni, fino a quando un disastroso viaggio a Las Vegas convinse i tre a separarsi, andando ciascuno per la propria strada.

Nel dettaglio, Doyle Brunson, Amarillo Slim e Sailor Roberts si presentarono nella Sin City per partecipare a una partita di no-limit Kansas City Lowball al Dunes, un casinò aperto negli anni ’50 e chiuso definitivamente nel 1993.

Fu un disastro senza precedenti: i tre persero quasi tutto il loro bankroll, $100.000.

Quella, ovviamente, non è stata l’ultima volta che i tre texani si sono ritrovati allo stesso tavolo. Ma questa è un’altra storia…

Claudio Poggi

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