La coppia di Assi è la migliore mano di partenza del poker e sul lungo periodo si riceve una volta ogni 221 mani. Per chi la spilla, ogni volta è una delizia. Ma può facilmente trasformarsi in croce se la coppia di assi viene scoppiata.
Ancora di più se la perdita di chips subordinata non dipende dal Caso ma da una scelta consapevole del giocatore, come è successo a coach Jonathan Little nella mano di cui andiamo a leggere la sua (auto-)analisi.
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Lo slowplay preflop 2oq6z
Little sta partecipando a un torneo live da 1.500$ di buy-in. Su blinds 6k-12k, la parola arriva ad hijack che è un giocatore ricreativo con uno stile straightforward e che rilancia a 28k con 800k di stack.
Il coach statunitense è seduto alla sua sinistra con 900k di stack, vede A A e si limita al call, così come fanno i due giocatori sui bui.
"Di solito andrei in tribet con gli assi in questo spot, ma in questo caso sia bottone che small blinds erano giocatori piuttosto aggressivi. Entrambi avevano già chiarito che avrebbero vinto il torneo o sarebbero stati eliminati nel tentativo di farlo. Per via delle loro tendenze maniac, il call con coppia di assi è diventato una opzione percorribile. Se uno dei due avesse tribettato mi sarei limitato al call per dargli la possibilità di bluffare per tutto lo stack postflop. Che poi ci siano stati due call dopo il mio non è di certo l'ideale".
Il progetto del flop 4y472a
Le prime tre carte comuni sono K 6 5 e dopo i check dei blinds, hijack betta 75k su pot di 128k. Chiama Little, foldano i blinds.
"Sia chiamare che rilanciare possono avere i loro pro. Chiamare mantiene il mio range bello largo e ha il vantaggio di tenere dentro al range avversario tutti i punti marginali e i progetti. Se rilanciassi costringerei al fold tutti i semibluff da spazzatura, come del resto tutte le mani marginali che hanno anche progetti. Forse rilanciare a 175k sarebbe la migliore opzione, ma chiamare evita la rara situazione in cui uno dei bui rilancia e hijack continua - nel qual caso avrei optato per un fold disciplinato."
Questa linea mi ha dato la possibilità di intavolare un fold epico ma ho fallito miseramente!
Jonathan Little
Turn t244z
Al turn scende 2 , hijack punta 225k su pot di 275k, Little chiama ancora.
"Come già al flop, qui può essere valido sia un call che un raise. Il problema nel rilanciare stas che può portare l'avversario a trovare dei grandi fold con top pair. Il problema nel chiamare e basta invece sta nel dare all'avversario la possibilità di chiudere uno dei suoi draw al river, se ne ha in range.
In generale, tendo a chiamare quando gioco contro qualcuno che può pensare che K-Q o K-J siano buoni se chiami, ma foldino se rilancio, cosa che occasionalmente avviene così deep in un torneo."
River 222s4o
In ultima strada arriva 9 e hijack va all-in per 472k su pot di 728k.
A questo punto Little si chiede se l'avversario sia in grado di fare questa action per valore con AK. Se lo è, considerando che in range può avere anche KK, 66 e 55 per il set, l'avversario avrebbe nove combo di set e sei di AK, e quindi Little avrebbe la mano migliore il 6/15=40% delle volte, a fronte di pot odds del 28% per fare profitto.
"Ma se l'avversario non betta AK ovviamente il mio diventa un easy fold. Se invece in range ha anche qualche bluff, come progetti di colore mancati, allora il mio call diventa obbligatorio. Ma potrebbe anche avere qualche combo di 78s in range da aggiungere alle sue combo nuts.
E' uno spot da indovinare, mentre giocavo le read sul mio avversario dicevano che non bluffava abbastanza e anche che non overvaluava le top pair. In base a queste info, quindi, avrei dovuto foldare.
Ma date le pot odds, insieme al fatto che ho sotto-rappresentato la mia mano già dal preflop, ho deciso di chiamare. L'avversario ha girato K K per il top set. Di sicuro ero destinato a far raddoppiare il mio avversario se avessi giocato la mano in qualche modo diverso: questa linea invece mi ha dato la possibilità di intavolare un fold epico ma ho fallito miseramente!"