Tra le maggiori curiosità che stanno facendo discutere gli apionati del poker live e, in senso stretto, delle World Series Of Poker, quella della presenza del figlio di Phil Hellmuth, Philip Hellmuth III, è diventata virale nel giro di pochissimi giorni.
Questo significa che "Poker Brat", così è conosciuto il 17 volte vincitore del braccialetto WSOP, potrebbe a breve, lo auguriamo al pargolo, oltre che al papà, non essere più l'unico membro della famiglia a fregiarsi del monile della manifestazione pokeristica più famosa al mondo.
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Philip Hellmuth III : Viatico precoce e di buon auspicio? 682663
Philip Hellmuth III è immediatamente andato a premio nel suo primo evento WSOP, il numero 1, $1,000 Mystery Millions, al quale ha preso parte nel Dy 1D, concludendo tra i Players In The Money.
Nella giornata di ieri i colleghi di Pokernews lo hanno incontrato per fargli alcune domande e lui si è sottoposto volentieri. "Talis pater, talis filius", sicuramente in ordine all'aspetto fisico, visto che sono gli stessi giornalisti a definire la somiglianza tra padre e figlio, ma per capire se il comportamento al tavolo sia il medesimo, occorrerà osservare Philip III da vicino.
Ma è lui stesso a tranquillizzare tutti: "ho alcune caratteristiche di papà, ma tendo a celarle molto meglio di lui, o almeno questo è quello che è capitato fino a questo punto. Ammetto che potrei essere tentato da un po' di tilt se si presentasse la situazione giusta, tipo una brutta sconfitta alla fine di una lunga giornata, ma, la maggior parte delle volte, no, non è così".

"Non guardo più i video di mio padre" 5h5b2i
In riferimento alle clip presenti sul web che fanno capo alle sfuriate di papa Phil: "Sai una cosa, questo è un fatto interessante. In realtà non lo faccio, e il motivo è che ho smesso di guardare tutte le clip quando avevo circa 13 anni. Mi sono fermato. Se mi chiedi di una clip iconica non ti saprei rispondere"
Riguardo invece alla possibilità di vincere il braccialetto WSOP, Philip Hellmuth III è molto chiaro e diretto e parla del suo ato lavorativo senza peli sulla lingua, visto che ha trascorso gli ultimi sette anni della sua vita come consulente bancario.
"Significherebbe tutto. Voglio dire, sto provando questa cosa del poker per la prima volta. Sono stato licenziato un anno fa e me ne sono dedicato a tempo pieno. E, onestamente, sarebbe estremamente soddisfacente vincerlo in questo momento. È esattamente quello che sto cercando di fare", ha risposto Hellmuth III.
Per quanto riguarda invece lo stile di gioco, il figlio di Phil non usa scorciatoie e dice di avere uno stile tutto suo, ma non disdegna quello del famosissimo papà, spesso criticato dalle giovani leve del poker moderno.
"Direi che prima, circa un anno fa, il mio stile somigliava quasi al 100% al suo. Oggi come oggi dovrei imparare GTO come tutti gli altri, ma per adesso gioco ancora in un modo che si avvicina a quello di mio padre", ha detto Hellmuth III. "Rispetto ancora il suo stile di gioco, e penso ancora che sia la mossa giusta per la maggior parte delle volte e dei tornei, per cui mi affido anche alle letture".
E poi è divertente: "quando sanno che Phil è mio padre, non chiamano mai le mie puntate".

Entusiasmo reciproco 4q5p4w
Phill padre ha dichiarato sui social di essere molto contento che il figlio si sia messo in testa d giocare seriamente e in modo professionale, cosa che ha sposato in toto anche il figlio.

I braccialetti di Phil Hellmuth 6wn5b
Sono in tutto 17 i braccialetti di Phil Hellmuth vinti in carriera, il primo conquistato in un'era pokeristica talmente lontana, che oggi può permettersi di giocare contro il figlio già grande.
La prima vittoria giunse infatti nel 1989, per un successo bissato tre anni dopo e da lì non si è più fermato, fino al 2023, quando ha chiuso da trionfatore il $10,000 Super Turbo Bounty No-Limit Hold'em per un primo premio da $803.818.
"Non credo nemmeno che avrei fatto questo salto senza il suo o, senza essere in grado di andare da lui per un consiglio", ha detto Hellmuth III, che prevede di giocare numerosi eventi per il braccialetto quest'estate. "Onestamente, anche se non dovrò diventare un giocatore di poker professionista, questo momento lo terrò con me con piacere. Sai, avvicinarmi a mio padre, imparare il suo mestiere, davvero, e onestamente, mi sto divertendo molto a farlo".
"Non mi sembra di lavorare 10 ore al giorno come un tempo. Quando lavoravo, mi sentivo così, adesso non proprio".
Foto in homepage courtesy Pokernews & Rachel Kay Winter