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Sam Grafton e quello slowroll su Enrico Camosci: “Sbagliai, ma…” 373l

Nel 2019 è andato in scena il più grande torneo da €25.000 di buy-in nella storia del poker, il PokerStars Players Championship. Tra i protagonisti dell’evento ci furono molti italiani, tra i quali anche Enrico Camosci.

L’azzurro giocò una mano che fece molto discutere contro Sam Grafton. A due anni di distanza, il professional poker player britannico è tornato sull’accaduto, parlandone con i colleghi di PokerNews.com.

 

 

La mano 3ql29

“Se giochi abbastanza mani in televisione, prima o poi ne capita una che ti fa sembrare fesso”, ha esordito Grafton. “In questo spot, finisce che ci metto un po’ troppo a chiamare con quello che in pratica è il nuts. Giustamente il mio avversario si irrita con me, così io lo inseguo e mi scuso”, sintetizza.

Ma veniamo alla mano.

Sul board 8 4 J 8 2 , Enrico Camosci manda la vasca (circa 63.000 chip) dopo la bet di 18.000 di Grafton. Il nostro ha 2 2 , ma non basta perché Grafton ha J J . Si tratta del second nuts, perché solo 8 8 lo batterebbe.

Tutti d’accordo: è slowroll 391r6m

Come accennato, Sam Grafton ci pensa fin troppo prima di chiamare, e a quel punto qualcuno al tavolo gli fa notare che tutta quella scena la fanno soltanto ad Hollywood.

“Mi spiace se era uno slowroll”, affermò in quel momento il britannico. “Cioè… non foldo mai contro quads. Però penso che con i due ha un po’ esagerato, no? Non so, magari sono solo scarso, è possibilissimo”.

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Il commentatore del tavolo televisivo, Joe Stapleton, chiuse quel segmento facendo una battuta su quanto Grafton fosse stato davvero lento.

La spiegazione di Grafton 25zx

Ai microfoni virtuali di PokerNews, Grafton ha ricostruito la mano. Con i jack rilanciò pre-flop da early position ed Ernico Camosci chiamò da big blind. Doppio check al flop e al turn, con l’action che si scatenò soltanto sul 2 in quinta strada.

In questo spot lui ha molti bluff, afferma Sam, “ma ovviamente nel suo range ci sono anche tante mani forti. Ho rilanciato x6 o qualcosa del genere e ovviamente speravo che chiamasse. A quel punto ho praticamente smesso di pensare.

Grafton fa notare quanto sia raro che al river ci sia una puntata e un raise grosso, dopo due check al flop e al turn, e che un all-in finale date queste circostanze non succeda praticamente mai. “Cercavo di fare del mio meglio affinché risultassi neutrale, sperando che chiamasse. Quando Enrico Camosci ha mandato la vasca mi ha sorpreso: ci ho messo un po’ a schiarirmi le idee e chiamare”.

Enrico Camosci poteva avere nuts? 5z4e4d

“Ovviamente non posso mai foldare”, sentenzia Grafton. “Da un punto di vista teorico, ci sono due combinazioni di J-8 e una di 8-8, perciò anche se lui manda la vasca solo con quelle mani, io devo pagarlo. In mia difesa, dico che se uno controrilancia all-in al river in un torneo da 25k senza re-entry, dopo che si è fatto un viaggio oceanico, molto spesso ti mostra il nuts!.

Alla fine il nostro Enrico Camosci non stava né bluffando né rilanciando col nuts, ma Grafton conclude: “Penso che in generale prendersi un po’ di tempo prima di chiamare in grossi spot live come questo sia sensato. Magari non esattamente in quell’occasione, dove avrei dovuto chiamare più velocemente”.

Claudio Poggi

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