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Sbobet prende ufficialmente le distanze da Paul Phua! 6f315r

Una notizia tanto clamorosa come quella dell'arresto di Paul Phua continua a scuotere il mondo delle scommesse sportive, tanto che il colosso asiatico Sbobet ha rilasciato un comunicato stampa ufficiale dove nega qualsiasi coinvolgimento, sia nella vicenda che in generale con tutti i personaggi coinvolti nell'inchiesta.

Sbobet è uno dei bookmaker più famosi ed importanti al mondo, e stando a quanto era emerso nelle ore successive all'operazione dell'F.B.I. sarebbe stato proprio lì che il giocatore asiatico avrebbe piazzato le scommesse relative alla Coppa del Mondo, direttamente dalla sua suite al Caesars Palace. Visto anche che Paul Phua non è uno scommettitore qualsiasi, qualcuno aveva anche ipotizzato che ci potessero essere dei legami fra il bookmaker asiatico e lo stesso Phua.

Sbobet ha smentito in modo categorico questa eventualità, affermando che "né coloro che sono stati accusati né coloro che sono stati arrestati hanno alcun coinvolgimento o associazione con la proprietà o il management di Sbobet", prendendo quindi le distanze da un'ipotesi che certo appariva molto pesante.

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Ricordiamo infatti che negli Stati Uniti per questo tipo di reati sono molto severi: lo stesso Phua rischia fino a sette anni di carcere. Il comunicato non si ferma qui, e precisa che "gli USA sono uno degli oltre trenta Paesi da cui Sbobet non accetta scommesse, di conseguenza qualsiasi puntata eventualmente piazzata dagli accusati attraverso Sbobet può essere stata fatta solo in modo illegale".

E' quindi possibile che queste scommesse ci siano effettivamente state: lo stesso bookmaker non esclude questa eventualità, ma puntualizza il fatto che siano illegittime. In ogni caso, il fatto che un colosso come quello asiatico senta l'esigenza di uscire allo scoperto con un comunicato stampa fa capire quanto la vicenda avvenuta a Las Vegas vada ben oltre i confini del piccolo mondo del poker, e che quindi anche le conseguenze siano destinate ad essere significative.

D'altra parte, proprio durante la Coppa del Mondo le autorità erano particolarmente attente al fenomeno delle scommesse illegali, e non troppo tempo fa vi ricordavamo come adesso a Sin City ci sia molta più attenzione in materia di antiriciclaggio, e Paul Phua tutto era tranne che un perfetto sconosciuto: questo insomma appare solo come l'ennesimo capitolo di un'intricata vicenda ben lontana dall'essere conclusa.

Piero 'Pierelfo' Pelosi

Piero 'Pierelfo' Pelosi 6e32j

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