James McManus è un autore di libri di poker conosciuto soprattutto per via de “Positively fifth street”, il libro che racconta la sua cavalcata fino al quinto posto del Main Event WSOP del 2000, vinto poi da Chris “Jesus” Ferguson.
In “Cowboys Full: the story of poker”, McManus si pone un obiettivo diverso da quello di molti altri poker book, ovvero anziché concentrarsi su aspetti strategici del gioco del texas hold’em, fa un excursus storico che ripercorre cosa abbia significato questo gioco di carte per gli Stati Uniti d’America.
Scrive infatti l’autore: “Il mio obiettivo è quello di mostrarvi quanto conoscere la storia del poker sia in grado di mostrarci chi siamo – riferendosi evidentemente al popolo statunitense – con questo gioco che ando di mano in mano ha incarnato aspetti essenziali della nostra nazione”.

Il libro parte dalle origini per non bruciare nessuna tappa, dalla data simbolica della nascita del poker – fatta coincidere con il 4 luglio 1803 – fino alla celebre storia di Wild Bill Hickok (“che ha forgiato il legame esistente nell’immaginario collettivo fra i duelli tra pistoleri ed il poker”) e di molti celebri personaggi della storia statunitense che erano conosciuti anche come giocatori.
Non mancano evidentemente le origini di ciascuna variante del poker – anche delle meno praticate come il badugi – così come una dettagliata rassegna circa la nascita e la crescita delle World Series Of Poker, dai suoi esordi al Binion’s Horseshoe fino ai giorni nostri, con le migliaia e migliaia di giocatori che affollano le sale del Rio.
La parte in cui “Cowboys Full: the story of poker” appare forse più debole è quella finale, dove l’autore esamina quale strada stia percorrendo il poker adesso, con implicazioni legali al seguito e lo studio di questo gioco da parte degli ambienti accademici, a causa dei suoi aspetti strategici e legati alla gestione del rischio. Questa sezione infatti sembra più un’appendice ed è probabilmente meno solida rispetto alla parte storica in senso proprio, che d’altra parte costituisce il nucleo centrale del libro così come la sua stessa ragione di essere.
In conclusione, il libro di James McManus risulta lettura piacevole e interessante nonostante le quasi 500 pagine che formano “Cowboys Full: the story of poker”: se state cercando una fonte esaustiva che vi metta al corrente delle radici di questo gioco, è certamente uno dei libri di poker che fanno per voi.