Un nuovo scandalo ha colpito la poker room America's Cardroom e tutto il network WPN: un utente del forum di poker numero uno al mondo, twoplustwo, ha denunciato un'invasione di bot esponendo le sue evidenze al riguardo. La poker room ha risposto con una provocazione che ha dato scandalo, ed è stata ritirata rapidamente in mezzo a mille scuse.
Partiamo dalle presentazioni: America's Cardroom è una poker room online che opera principalmente sul mercato statunitense. Vista la regolamentazione rigida dei mercati americani, dal Black Friday in poi, è a tutti gli effetti una delle principali case da gioco online degli States... nonostante operi in una zona grigia normativa: non ci sono leggi che la reputino illegale, ma non è regolata (a discapito quindi della sicurezza) negli Stati Uniti.
Ovviamente non è accessibile dall'Italia, paese che per legge permette ai cittadini di giocare solo ed esclusivamente su poker room certificate (ex AAMS). Ne approfittiamo per ricordarti che se vuoi giocare, fallo responsabilmente, rischiando cifre basse e ben definite.
ACR, dicevamo, negli anni ha ricevuto un gran numero di segnalazioni per quanto riguarda sicurezza e gioco regolare, nello specifico per il problema bot.
L'ultima di queste è stata una discussione sul già citato twoplustwo, in cui un utente rivela le proprie analisi e i dati raccolti. Va specificato, per correttezza, che non è stato condiviso il modo in cui abbia individuato questi , e di conseguenza non c'è certezza che tutti, alcuni, o nessuno di questi sia un bot. Gli altri utenti del forum però non hanno avuto da ridire, anzi molti si sono trovati d'accordo con le analisi.
Stiamo parlando di un gruppo di formato da ben oltre 300 nickname, alcuni non più attivi, che insieme avrebbero generato guadagni MTT da 10 milioni di dollari su più di un milione di games (dal 2015 a oggi) e $160.000 in cash game nell'ultimo anno su 1,2 milioni di mani.
L'original poster ha detto che esisterebbero delle vere e proprie botfarm, capaci di creare anche 100 o più nuovi bot ogni mese. Bot che adatterebbero strategie exploitative aggiornate circa ogni 3 mesi, e che in alcune partite arriverebbero al 5%-15% del field.
La risposta-gaffe di Moneymaker e ACR 6i5z69
Come detto, in assenza di prove bisogna considerare tutte le affermazioni precedenti come supposizioni.
ACR è una poker room che ha combattuto con problemi di questo genere, e il reparto sicurezza lavora al massimo per risolverli ed evitarli. Il CEO dell'azienda assicura che i nick in questione sono stati controllati già mesi fa, i protocolli di sicurezza sono costantemente aggiornati, molti bot distrutti, e nuove funzionalità implementate.
Forse è proprio questa totale fiducia nelle abilità del reparto sicurezza che ha portato l'azienda a fare uno scivolone clamoroso.
Chris Moneymaker, l'uomo che ha cambiato la storia del poker innescandone il boom, è un ambasciatore di ACR che durante uno streaming ha annunciato la trovata:
"È stata la community a trovare - a detta sua - dei bot, dei super-, o simili. Quindi mi rivolgo alla community: offro $100.000 e un lavoro qui a WPN alla prima persona che riesce a creare un bot, farlo operare su WPN almeno per 5.000 mani.
Credo che la nostra sicurezza sia molto buona, fanno un grande lavoro, e penso che nessuno possa creare un bot che possa infrangere le protezioni. Ma potrei sbagliare, ma non credo. Non ci limitiamo a parlare, ci mettiamo i soldi: stiamo dicendo che non abbiamo un problema."
La situazione è palese: WPN attraverso Chris, voleva dimostrare una sicurezza così incrollabile da rischiare anche $100.000, tanto nessuno sarebbe stato in grado di abbattere le difese. Un bel messaggio potente, ma troppo rischioso... verso i player!
Se infatti qualcuno avesse accettato e avesse fatto correre dei bot su ACR, a pagarne le spese sarebbero stati gli altri giocatori regolari. Immaginiamo che 100 persone fossero riuscite a fare breccia nella sicurezza e giocare 5.000 mani: significano 500.000 mani giocate da bot sotto licenza della poker room!
Ma il problema non è tutto qui. Un bot malevolo ora ha la giustificazione di essere stato incentivato dall'annuncio, e soprattutto... quanti di quelli capaci di far girare un bot operativo si accontenterebbero di $100.000 e un lavoro?
Meno di 12 ore dopo sui social media alcuni cominciano a dire "Ho un bot che sta girando su ACR, che devo fare?" e altre 12 ore dopo WPN spiega meglio le linee guida della sfida. Intanto i follower cominciano a infervorare...
Il giorno successivo la challenge viene revocata, seguita da un comunicato causato da un " opprimente": la room si scusa dicendo di aver voluto solo testare la robustezza del proprio team e metterne in mostra i recenti i avanti.
"Tuttavia, ora ci rendiamo conto che mettere degli individui contro i nostri giocatori per creare e distribuire bot non era la strada giusta per raggiungere questo obiettivo. Riconosciamo il nostro errore e ci scusiamo sinceramente con la nostra preziosa comunità di giocatori."