Abbiamo parlato spesso di quanto la posizione e la lead, cioè l’iniziativa, siano due elementi fondamentali nella strategia di ogni buon giocatore di poker. Ma siccome sono fattori chiave, che resistono al mutare di ogni metagame, vale sempre la pena rinfrescarsi un po’ la memoria.
Soprattutto se ad aiutarci a comprendere meglio questi due fattori sono dei giocatori di poker professionisti che, insieme, hanno vinto svariati milioni di dollari nei tornei: Faraz Jaka, Nick Petrangelo e David Baker.
In questo Articolo:
Come sfruttare il vantaggio della posizione nei tornei 3f5z6b
Il vantaggio della posizione in un torneo di poker è uno strumento potentissimo. Sapere cosa hanno fatto gli altri prima che tocchi a noi ci permette di giocare con informazioni che agli avversari sono precluse.
Ecco il pensiero dei tre poker pro.
Faraz Jaka 1e5hn
“Nel lungo periodo, su qualsiasi tavolo di poker giochiate, in media farete più soldi contro il giocatore alla vostra destra e ne perderete di più con quello alla vostra sinistra. Perché la posizione è così importante? Perché chi ha posizione ha maggiore controllo sulla dimensione finale del piatto.
Immaginate un giocatore che al turn ha una mano di forza media, abbastanza buona per fare una value bet, che però ha bisogno di protezione senza gonfiare il piatto. Può puntare poco e poi fare check dietro al river. Con la stessa mano, da fuori posizione, potresti essere costretto a spendere di più.
Con la posizione è anche più facile estrarre il massimo valore da una mano forte. Pensa a quando oppo rilancia da early, tu chiami da middle con 3 3 e cutoff e bottone ti imitano. Non puoi sapere se cutoff o bottone hanno qualcosa: se ce l’hanno, vuoi puntare; se non ce l’hanno, vuoi bluffare e sperare che peschino qualcosa al turn. Pensa se invece sei tu in posizione: tutti gli altri avranno già agito e potrai decidere avendo più informazioni”.
Nick Petrangelo 496w3h
“In qualsiasi forma di poker, torneo, cash, sit and go, no limit, short deck e via dicendo, il giocatore in posizione avrà sempre un vantaggio, a causa della struttura delle puntate. In teoria, il concetto di vantaggio posizionale è vidente, anche solo guardando ai range.
L’equity di un range è quella percentuale del pot a cui il range stesso può legittimamente ambire, mentre l’EV è la cifra attesa di denaro che quel range guadagnerà. In un piatto a rilancio singolo, anche in un caso di equity alla pari, il giocatore in posizione avrà sempre un EV più alto”
David Baker 4o3w2z
“Non devi essere un campione del mondo per capire che la posizione è uno dei fattori più importanti in una mano di poker. Questo è vero specialmente nei tornei, dove ogni mano potrebbe essere la tua ultima.
Ci sono molti modi per sfruttare appieno la posizione. In un piatto multi way, per esempio, floppi la top pair su un board semi-coordinato: puoi puntare abbastanza da spingere un solo player a giocare, e nelle street successive probabilmente lui ti farà check. A quel punto puoi optare per mantenere il piatto basso o per accrescerlo, in base alle informazioni.
Se sei fuori posizione, questo è molto più difficile”.
L’importanza dell’iniziativa 2y5i5m
Quanto è importante avere le redini della situazione, essere l’aggressore in un piatto? Sentiamo i pareri di Jaka e Baker.
Faraz Jaka 1e5hn
“Avere iniziativa, quando possibile, ha molto valore. Ti aiuta a rappresentare una varietà di mani di qualità. Un’altra cosa che fa, è ti permette di far rinunciare a oppo la sua equity. La persona che chiama può vincere solo allo showdown, quella che punta, può vincere anche facendo foldare l’avversario.
Avere iniziativa di solito significa rilanciare pre-flop invece di limpare. Ma può anche voler dire piazzare una 3-bet pre-flop invece di chiamare, così da diventare gli aggressori con il range più forte al flop.
Se non siete abituati ad usare linee aggressive, potreste trovarvi in situazioni scomode che possono costarvi denaro nel lungo periodo. Ma farlo è l’unico modo per imparare e portare il vostro gioco al livello successivo”.
David Baker 4o3w2z
“Avere iniziativa in una mano è uno strumento di grande forza. Non solo in una mano, ma in una serie di mani. Una strategia del genere può essere molto efficace per confondere gli avversari. Se so che giocherò a lungo contro gli stessi avversari, prendere l’iniziativa mi piace perché così rischio di farli arrabbiare.
Prendo l’iniziativa con mani marginali, con mani monster, con il nulla. La cosa importante è avere sempre un piano. Se il piano è prendere l’iniziativa e poi foldare, fatelo. Non tutte le giocate sono fini a se stesse, il torneo è una partita lunga. Utilizzate tutte le mani non solo per massimizzare il valore di una particolare mano, ma di tutto il torneo.
Non dimenticate di usare queste strategie contro avversari che prestano attenzione a queste cose”.